Parla con uno psicologo specializzato in emofilia: suggerimenti per un colloquio di successo
Ana Torres Ortuno ha un dottorato di ricerca in psicologia e lavora come psicologa per la Associazione Regionale Emofilia della Murcia. In questo video racconta come gli psicologi aiutano le persone con questa malattia.
Ana e l’importanza della cura olistica in emofilia:
“Credo che sia ormai ampiamente accettato e riconosciuto che i pazienti con emofilia hanno bisogno di una cura olistica, grazie a un team multidisciplinare formato da infermieri, ematologi, fisioterapisti e assistenti sociali, poichè stiamo parlando di una patologia cronica a lungo termine e l’assistenza deve essere adattata all’evolversi dei bisogni e delle richieste di ogni individuo.”
Qual è il ruolo di uno psicologo per le persone con emofilia?
“Le aiutiamo ad adottare il corretto atteggiamento verso la malattia, il che significa che non dovrebbero lasciare che le loro vite siano dominate dal loro stato di salute ma dovrebbero imparare a conviverci e a condurre una vita normale. Devono solo accogliere la loro malattia, non ci sono ragioni perchè essa li debba frenare.”
Quali sono le implicazionie psicologiche dell‘emofilia?
“Credo che i pazienti non sempre capiscano che, sebbene abbiano un problema fisico, questo può avere conseguenze anche sulla loro salute mentale, e che questi effetti collaterali non significano che hanno un disturbo mentale, è solo che possono provare sensazioni insolite e stress emotivi di tanto in tanto.”
I sintomi psicologici sono importanti quanto quelli fisici
“Proprio come tutti gli altri, le persone con emofilia hanno bisogno di prendersi cura di sè sia fisicamente che emotivamente. Noi tutti siamo corpo e mente. Bisogna solo essere consapevoli che i sintomi psicologici nella loro situazione sono important quanto i sintomi fisici.”
Uno psicologo non ti giudicherà mai:
“Quando fai una visita dallo psicologo, la cosa più importante da ricordare è che lo psicologo è lì per aiutarti e non ti giudica. Devi fidarti del professionista e parlare apertamente di come ti senti. E’ cosi che lo psicologo, e io per esempio, siamo in grado di aiutare. I pazienti hanno bisogno di fidarsi e di non sentirsi giudicati. Hanno bisogno di parlare apertamente di quanto sta succedendo.”
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